Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15603 del 15 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:15603PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e plurimi reati di furto può essere desunta non solo dalle condotte materiali poste in essere dall'imputato, ma anche dal contenuto delle conversazioni intercettate, dalle attività di intestazione fittizia di beni utilizzati per la realizzazione degli illeciti, nonché dalla valutazione complessiva della personalità del soggetto e della gravità dei fatti, anche in assenza di un suo diretto coinvolgimento nell'esecuzione materiale dei reati-fine. Tali elementi, debitamente motivati, sono sufficienti per affermare la responsabilità penale dell'imputato per il reato associativo, senza che sia necessario il suo coinvolgimento diretto nell'esecuzione dei singoli reati-scopo, essendo sufficiente il suo contributo, anche solo morale o organizzativo, al programma criminoso dell'associazione. Il giudice di merito, nel valutare la concessione delle circostanze attenuanti generiche, può legittimamente negarne il riconoscimento sulla base della valutazione della personalità del soggetto e della gravità dei fatti, senza che ciò integri un vizio di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1699/2012 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 17/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZULLO ROSA;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. PINELLI Mario, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

udito …

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