Il provvedimento di diniego del permesso di costruire per la ristrutturazione edilizia di un fabbricato rurale e il cambio di destinazione d'uso da civile abitazione a locale a servizio dell'attività agrituristica di sosta all'aperto dei camper è legittimo quando: 1) Il richiedente ha già spontaneamente adempiuto a un precedente ordine di demolizione delle opere abusive, riconoscendo implicitamente l'insussistenza dei presupposti per il riconoscimento del bene della vita cui aspirava. In tal caso, non può più aspirare al rilascio di un titolo edilizio per le medesime opere già oggetto di demolizione. 2) Il terreno su cui insistono le opere in progetto è sottoposto a vincolo paesaggistico in quanto ricadente nella fascia di 300 metri dalla battigia, il che impedisce l'edificazione delle opere stesse. Pertanto, il diniego del permesso di costruire risulta correttamente fondato sull'assenza dei presupposti di legge per il suo rilascio, in considerazione sia del pregresso comportamento del richiedente, sia della vincolistica paesaggistica gravante sull'area interessata. Il principio di diritto affermato è che l'Amministrazione è legittimata a negare il permesso di costruire quando ricorrono tali circostanze ostative, in quanto espressione di un potere correttamente esercitato.