Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40130 del 1 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:40130PEN

Massima

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La misura di sicurezza della libertà vigilata, pur essendo una misura non detentiva, consente al giudice di imporre prescrizioni e obblighi finalizzati a garantire la cura e il trattamento del soggetto sottoposto, nonché a contenerne la pericolosità sociale, purché tali prescrizioni non snaturino la natura non detentiva della misura, trasformandola in una misura sostanzialmente detentiva. Il giudice, nel determinare il contenuto precettivo della libertà vigilata, deve pertanto operare un bilanciamento tra le esigenze di cura e di prevenzione speciale, da un lato, e il rispetto dei diritti di libertà personale del sottoposto, dall'altro, verificando in concreto che la possibilità di uscire dalla struttura terapeutica in cui il soggetto è collocato costituisca una effettiva opportunità e non una mera astratta possibilità. Spetta inoltre al giudice di sorveglianza vigilare affinché tale possibilità sia concretamente garantita e praticata, al fine di assicurare il necessario contemperamento tra le diverse istanze in gioco. La valutazione del giudice circa l'opportunità di mantenere il soggetto in una struttura terapeutica protetta, anziché consentirne il rientro nel contesto familiare e l'accesso a un programma ambulatoriale, deve essere adeguatamente motivata sulla base degli elementi di fatto emersi, senza che il giudice di legittimità possa sindacare nel merito tale valutazione, se congruamente e logicamente argomentata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di sorveglianza di Ancona in data 24/10/2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 24/10/2018, il Tribunale di sorveglianza di Ancona rigetto', n…

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