Cassazione penale Sez. III sentenza n. 42988 del 26 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:42988PEN

Massima

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Il reato di detenzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-quater c.p. è a condotta permanente, per cui la sua consumazione inizia con il procacciamento del materiale e si protrae per tutto il tempo in cui permane la detenzione e la disponibilità dello stesso. Pertanto, il termine di prescrizione del reato decorre non dalla data di scaricamento delle immagini, ma dalla data di cessazione della condotta di detenzione, anche qualora il file sia stato rimosso dalla rete. Inoltre, la valutazione circa la natura reale o virtuale delle immagini detenute rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, la cui motivazione non può essere sindacata in sede di legittimità se sorretta da una logica e razionale spiegazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - rel. Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) imputato articolo 600 quater c.p.;
avverso la sentenza della Corte d'appello di Palermo del 28.11.14;
Sentita la relazione del cons. Guicla Mulliri;
Sentito il P.M., nella persona del P.G. dr. CORASANITI Giuseppe, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Vicenda processuale e provvedimento impugnato - Il ricorrente e' stato condannato per avere consapevolmente scaricato e detenuto due immagini a contenuto pedopornografico, in tal modo, violando…

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