Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9212 del 4 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:9212PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., è prevalente sulla norma generale di cui all'art. 274 c.p.p., in quanto speciale, e comporta che, per i reati ivi indicati, il pericolo di reiterazione del reato debba ritenersi, salvo prova contraria, insito nel giudizio di astratta e costante pericolosità formulato ex ante dal legislatore, senza che il mero decorso del tempo dalla data del commesso reato possa, di per sé, vincere tale presunzione. Ai fini della valutazione del pericolo di reiterazione del reato, il giudice deve compiere una valutazione complessiva e unitaria di elementi oggettivi, attinenti alle modalità di commissione dei fatti, ed elementi soggettivi, attinenti alla personalità dell'indagato, desumibili dalla condotta di vita anteatta, dalle modalità di commissione del fatto e dal contesto socio-ambientale in cui l'indagato opera, senza che rilevino, di per sé, elementi come il periodo di detenzione domiciliare trascorso o le esigenze di assistenza familiare, ove non idonei a neutralizzare concretamente il pericolo di reiterazione del reato. La presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i reati di cui all'art. 51, comma 3-bis, c.p.p., può essere superata solo quando, in relazione al caso concreto, siano acquisiti elementi specifici dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure, senza che rilevino, di per sé, elementi come il periodo di detenzione domiciliare trascorso o le esigenze di assistenza familiare, ove non idonei a neutralizzare concretamente il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta da:

Dott. GALTERIO Donatella - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Relatore

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. MAGRO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Lo.Mi. nato a G il (Omissis)
avverso la sentenza del 27/07/2023 del TRIB. LIBERTA' di BARI
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSIO SCARCELLA;
lette le conclusioni del PG GIANLUIGI PRATOLA che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
lette le conclusioni scritte dell'avv. Ni. Co., che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 27 luglio 2023, il Tribunale del riesame di Bari rigettava l'istanza di riesame presentata nell'interesse di Lo.Mi. avverso l'ordinanza del GIP d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.