Il Comune è tenuto a concludere il procedimento amministrativo relativo all'istanza di autorizzazione al ripristino e ricomposizione ambientale di una ex cava tufacea abbandonata, mediante l'adozione di un provvedimento espresso entro il termine di 90 giorni dalla notificazione della sentenza, pena la nomina di un commissario ad acta su richiesta della parte interessata. Il silenzio-inadempimento del Comune integra una violazione degli articoli 31 e 117 del Codice del processo amministrativo e della legge n. 241/1990, comportando un'illegittima compressione del giusto procedimento e del diritto della parte ricorrente ad ottenere una decisione espressa sulla propria istanza. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto dei termini procedimentali, imponendo all'amministrazione l'obbligo di concludere il procedimento entro un termine ragionevole, a tutela dell'interesse pubblico e del privato coinvolto.