Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2262 del 2015

ECLI:IT:TARSA:2015:2262SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di accertamento di conformità edilizia ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 successivamente all'impugnazione di un'ordinanza di demolizione di opere abusive rende improcedibile il relativo ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera provocato da tale istanza comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento (di accoglimento o di rigetto) che vale a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. Ciò in quanto, in caso di diniego del richiesto accertamento di conformità, l'amministrazione comunale dovrebbe comunque emettere una nuova ordinanza di demolizione, con fissazione di nuovi termini per ottemperare. Inoltre, il conseguimento del permesso di costruire in sanatoria per l'opera oggetto di contestazione determina il venir meno dell'interesse all'annullamento dell'originaria ordinanza di demolizione, rendendo il ricorso improcedibile.

Sentenza completa

N. 02227/2013
REG.RIC.

N. 02262/2015 REG.PROV.COLL.

N. 02227/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2227 del 2013, proposto da:
Piero Forlano e Marina Giulianini, rappresentati e difesi dall'avv. Debora Chiaviello, con domicilio eletto presso Debora Chiaviello in Salerno, c/o Segreteria T.A.R.;

contro

Comune di Postiglione in persona del Sindaco legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Anna Quaglia, con domicilio eletto presso Anna Quaglia in Salerno, c/o Segreteria Tar;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione di opere abusive n.18/13 del 03/09/2013 del comune di Postiglione

di ogni atto connesso

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