Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 270 del 2011

ECLI:IT:TARTOS:2011:270SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio per opere realizzate in zona sottoposta a vincolo paesaggistico è legittimo quando il parere della commissione edilizia integrata, recepito dall'amministrazione comunale, rileva l'incompatibilità paesaggistica dei manufatti abusivi in ragione della loro conformazione, dei materiali utilizzati e della mancanza di intento di decoro, senza che l'amministrazione sia tenuta a suggerire prescrizioni per rendere l'intervento conforme all'interesse pubblico tutelato. L'amministrazione, infatti, non è obbligata a valutare la possibilità di opere di adeguamento o modifica della costruzione abusiva, potendo legittimamente adottare un approccio rigoroso in considerazione della particolare pregnanza dell'interesse pubblico sotteso all'istituzione del vincolo paesaggistico, costituzionalmente rilevante. La motivazione del diniego, inoltre, può essere succinta e ripetitiva per una pluralità di casi, in quanto incentrata su caratteristiche oggettive della costruzione che ne impediscono il corretto inserimento nell'ambiente tutelato, senza che ciò integri un vizio di insufficienza motivazionale. Infine, il Sindaco o l'Assessore delegato possono discostarsi dal parere della commissione edilizia integrata e richiedere la valutazione della giunta regionale solo in casi di particolare rilevanza e sulla base di idonea motivazione, non ricorrendo tale ipotesi eccezionale nella fattispecie in esame.

Sentenza completa

N. 01859/1996
REG.RIC.

N. 00270/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01859/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1859 del 1996, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Firenze, ((omissis)) n.7;

contro

Comune di Firenze, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Ufficio del Sindaco in Firenze, Palazzo vecchio, Piazza della Signoria;

per l'annullamento

dell'atto dell'Assessore all'Urbanistica e all'Edilizia Privata del Comune di Firenze, in data 24.2.1996, trasmesso mediante raccomandata del 27.2.1996,…

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