Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 3024 del 2011

ECLI:IT:TARCT:2011:3024SENT

Massima

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Il riconoscimento da parte dell'amministrazione della fondatezza delle pretese del ricorrente, comporta la cessazione della materia del contendere, con conseguente condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio in favore del ricorrente, in applicazione del principio della c.d. soccombenza virtuale. L'amministrazione, pur avendo inizialmente rigettato l'istanza di emersione dal lavoro irregolare per insufficienza del requisito reddituale, ha successivamente riconosciuto la fondatezza delle ragioni del ricorrente, determinando così la cessazione della materia del contendere. In tali casi, il giudice amministrativo, pur in assenza di una pronuncia nel merito, condanna l'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio in favore del ricorrente, in applicazione del principio della soccombenza virtuale, in quanto l'amministrazione stessa ha implicitamente riconosciuto la fondatezza delle pretese del ricorrente. Tale principio si applica quando l'amministrazione, pur avendo inizialmente adottato un provvedimento sfavorevole al ricorrente, successivamente, nel corso del giudizio, revoca o modifica tale provvedimento, riconoscendo la fondatezza delle ragioni del ricorrente. In tali ipotesi, il giudice amministrativo, pur in assenza di una pronuncia nel merito, condanna l'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio in favore del ricorrente, in applicazione del principio della soccombenza virtuale, in quanto l'amministrazione stessa ha implicitamente riconosciuto la fondatezza delle pretese del ricorrente.

Sentenza completa

N. 02228/2010
REG.RIC.

N. 03024/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02228/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2228 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Catania, via Giaconia, 4;

contro

U.T.G. - Prefettura di Catania, Ministero dell'Interno, rappresentati e difesi dall'Avvocatura dello Stato, domiciliata per legge in Catania, via Vecchia Ognina, 149;

per l'annullamento

del provvedimento della Prefettura di Catania n. P-CT/L/N/2009/102152, di rigetto dell'istanza di emersione dal lavoro irregolare, per insufficienza del requisito reddituale.

Visti il ric…

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