Cassazione penale Sez. III sentenza n. 39518 del 29 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:39518PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. è un reato permanente, la cui consumazione si protrae nel tempo finché perdura il vincolo associativo. Pertanto, quando nei confronti di un soggetto vengono emesse in momenti diversi due ordinanze di custodia cautelare per il medesimo reato associativo, la seconda delle quali per fatti commessi anche successivamente all'esecuzione della prima ordinanza, non trova applicazione la disciplina della c.d. "contestazione a catena" e della conseguente retrodatazione della decorrenza del termine di durata della misura cautelare, ai sensi dell'art. 297, comma 3, c.p.p. Ciò in quanto, nonostante l'identità del reato, i fatti oggetto della seconda ordinanza sono da considerarsi autonomi e prosecutivi dell'attività delittuosa tipica dell'associazione, e non già come elementi qualificativi o circostanziali del delitto precedentemente contestato. La natura permanente del reato associativo, protrattosi anche dopo l'esecuzione della prima ordinanza cautelare, impedisce quindi l'applicazione dell'invocata retrodatazione, dovendo i fatti successivamente commessi essere sempre considerati alla stregua di fatti nuovi. Inoltre, ai fini della retrodatazione dei termini di decorrenza della custodia cautelare, il presupposto dell'anteriorità dei fatti oggetto della seconda ordinanza coercitiva, rispetto all'emissione della prima, non ricorre allorché il provvedimento successivo riguardi un reato associativo e la condotta di partecipazione alla stessa si sia protratta dopo l'emissione della prima ordinanza, essendo in tal caso i fatti successivi da qualificarsi come autonomi e prosecutivi dell'attività delittuosa tipica dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 28-03-2017 del tribunale della liberta' di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI Sante, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'avvocato (OMISSIS) anche in sostituzione dell'Avvocato (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. E' impugnata l'ordinanza con …

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