Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1523 del 15 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:1523PEN

Massima

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La simulazione di infermità e la truffa militare sono reati gravi che si configurano quando un militare, attraverso l'utilizzo di certificati medici falsi o attestanti patologie inesistenti, ottiene indebitamente periodi di congedo per malattia e la relativa retribuzione, sfruttando la propria posizione di servizio a fini personali e in violazione dei doveri di fedeltà e lealtà verso l'amministrazione militare. La condotta simulatoria può essere desunta da una pluralità di elementi indiziari, quali l'anomala estensione temporale dei periodi di convalescenza, la scelta ingiustificata di rivolgersi a medici diversi dal curante, il silenzio serbato verso i sanitari privati circa le precedenti visite mediche conclusesi con un giudizio di idoneità, lo svolgimento di normali attività di vita quotidiana durante i periodi di malattia, nonché eventuali confidenze dell'imputato circa il suo intento di ottenere un provvedimento di riforma per motivi di salute. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in un organico quadro interpretativo, possono consentire di affermare la responsabilità penale dell'imputato oltre ogni ragionevole dubbio, anche in presenza di una patologia cronica che, pur potendo determinare fasi di acuzie, non risulti tale da impedirgli in modo assoluto lo svolgimento delle proprie mansioni lavorative per l'intero periodo di assenza dal servizio. L'onere della prova grava sulla pubblica accusa, ma la difesa non può limitarsi a prospettare interpretazioni alternative dei fatti, dovendo invece confutare in modo specifico la solidità della motivazione della decisione impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. BARONE Luigi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/12/2016 della CORTE MILITARE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BARONE LUIGI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FLAMINI L. M., che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore Avv. (OMISSIS) del foro di VERONA in difesa di (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento dei motivi…

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