Consiglio di Stato sentenza n. 6181 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:6181SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un atto vincolato, ancorato esclusivamente alla sussistenza dei manufatti abusivi, che l'amministrazione ha il dovere di adottare a prescindere dal tempo trascorso dalla loro realizzazione, senza che sia necessaria una specifica motivazione circa la ricorrenza del concreto interesse pubblico alla rimozione dell'abuso. Il decorso del tempo, infatti, lungi dal radicare in qualche misura la posizione giuridica dell'interessato, rafforza piuttosto il carattere abusivo dell'intervento, non potendo la tolleranza dell'amministrazione essere confusa con qualsivoglia anomala forma di sanatoria. Pertanto, verificata la sussistenza dei manufatti abusivi, l'amministrazione ha l'obbligo di ordinarne la demolizione, essendo la relativa ponderazione tra l'interesse pubblico e quello privato compiuta a monte dal legislatore. Né una qualche rilevanza può essere attribuita alle previsioni dei piani urbanistici sopravvenuti che, pur prendendo atto delle preesistenze, non possono mai risolversi in una sanatoria per via urbanistica dei sottesi illeciti edilizi. Infine, la presentazione di una domanda di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del d.P.R. n. 380 del 2001 non incide sulla legittimità dell'ordine di demolizione, ma al più ne condiziona l'efficacia, spettando all'amministrazione valutarne la ponderabilità, fermo restando l'obbligo di procedere in caso di esito negativo, anche per silenzio, al fine di evitare di rafforzare strumentali letture indebite della propria illegittima tolleranza.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/09/2021

N. 06181/2021REG.PROV.COLL.

N. 03201/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3201 del 2014, proposto dalla signora Maria Crescenza Santarsiero, rappresentata e difesa dall’avvocato Vincenzo Savino, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Arturo Cancrini in Roma, piazza San Bernardo, n.101

contro

il Comune di Pignola, in persona del Sindaco
pro tempore
e la Regione Basilicata, in persona del Presidente
pro tempore
, non costituiti in giudizio

nei confronti

dei signori Nicola De Biase e Assunta Filomena Trafficante, non costituiti in giudizio

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata, Sezion…

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