Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38966 del 20 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:38966PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il termine per proporre impugnazione avverso una sentenza penale di condanna decorre dalla scadenza del termine fissato dal giudice per il deposito della motivazione della stessa, e non dalla data di pronuncia della sentenza, sicché l'atto di appello depositato entro i 45 giorni successivi al deposito della motivazione deve essere ritenuto tempestivo, indipendentemente dal fatto che il deposito della motivazione sia avvenuto oltre il termine originariamente fissato dal giudice. La Corte di Cassazione, nel pronunciare l'annullamento con rinvio della sentenza di appello che aveva dichiarato inammissibile per tardività l'impugnazione, ha affermato il principio secondo cui il termine per proporre appello avverso una sentenza penale di condanna decorre dalla scadenza del termine fissato dal giudice per il deposito della motivazione della stessa, e non dalla data di pronuncia della sentenza. Pertanto, l'atto di appello depositato entro i 45 giorni successivi al deposito della motivazione, anche se quest'ultimo sia avvenuto oltre il termine originariamente stabilito, deve essere considerato tempestivo. Tale principio si fonda sulla ratio di tutelare il diritto di difesa dell'imputato, garantendogli la possibilità di impugnare la sentenza di condanna a partire dal momento in cui gli è concretamente accessibile il testo motivato della decisione. Esso si applica indipendentemente dalla circostanza che il deposito della motivazione sia avvenuto oltre il termine fissato dal giudice, essendo sufficiente che l'impugnazione sia proposta entro il termine di 45 giorni dalla scadenza del termine per il deposito. In tal modo, si evita che l'imputato possa essere pregiudicato da eventuali ritardi o disfunzioni del sistema giudiziario nella redazione e deposito della motivazione, garantendo la piena effettività del suo diritto di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 274/2008 CORTE APPELLO di CAMPOBASSO, del 06/11/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/06/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'a.c.r..

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 6.11.2012, la corte di appello di Campobasso ha dichiarato l'inammissibilita&…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.