Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4497 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:4497SENT

Massima

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Il provvedimento di sospensione dei lavori edilizi, adottato ai sensi dell'art. 4 della legge n. 47 del 1985 (ora art. 27 del d.P.R. n. 380 del 2001), ha effetto limitato nel tempo, essendo previsto che esso cessi di produrre i propri effetti decorsi quarantacinque giorni dalla sua adozione, senza che siano stati adottati i provvedimenti definitivi. Pertanto, l'impugnazione di tale provvedimento di sospensione è inammissibile per difetto di interesse qualora sia proposta oltre il predetto termine di quarantacinque giorni, essendo venuta meno la sua efficacia. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare la tempestiva definizione delle questioni relative all'attività edilizia, evitando che la sospensione dei lavori possa protrarsi sine die, con conseguente pregiudizio per il titolare del titolo edilizio. La ratio della disciplina è quella di contemperare l'esigenza di tutela dell'ordinato sviluppo urbanistico ed edilizio del territorio con quella di garantire la celerità e l'effettività dell'azione amministrativa, impedendo che la sospensione dei lavori possa divenire uno strumento di paralisi dell'attività privata oltre il termine previsto dalla legge. Pertanto, il ricorso avverso il provvedimento di sospensione dei lavori edilizi, notificato oltre il termine di quarantacinque giorni dalla sua adozione, deve essere dichiarato inammissibile per difetto di interesse, essendo venuta meno l'utilità pratica della sua impugnazione.

Sentenza completa

N. 12303/1998
REG.RIC.

N. 04497/2014 REG.PROV.COLL.

N. 12303/1998 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12303 del 1998, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via ((omissis)), 7;

contro

Comune di Roma (ora Roma Capitale), in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall'avv. ((omissis)), domiciliato presso l’Avvocatura Capitolina in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1775 del 21 maggio 1998 del Comune di Roma, Circoscrizione XIII, con la quale il Dirigente dell’UOT ha disposto l’immediata sospensione dei lavori per o…

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