Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32992 del 2 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:32992PEN

Massima

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Il dolo eventuale nel reato di ricettazione sussiste quando l'agente si rappresenti la possibilità dell'esistenza del presupposto della condotta, ovvero la provenienza delittuosa del bene, e accetti l'eventualità di tale esistenza. La valutazione degli elementi costitutivi del reato e della concessione delle circostanze attenuanti rientra nel merito della decisione, insindacabile in sede di legittimità se sorretta da adeguata motivazione logica e giuridica. La prescrizione del reato non può essere dedotta per la prima volta in sede di legittimità, essendo deducibile o rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del procedimento; pertanto, la relativa questione, già esaminata in appello, non può essere riproposta con il ricorso per cassazione, pena l'inammissibilità dello stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PI. AN. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1419/2002 CORTE APPELLO di CATANIA, del 27/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI DIOTALLEVI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

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