Il luogo di consumazione del reato di diffamazione commessa mediante spedizione di una missiva o di uno scritto è quello in cui è avvenuta la comunicazione a più persone di fatti idonei a ledere l'altrui reputazione, a prescindere dall'originario diverso indirizzo al quale la lettera è stata spedita o dal luogo di conoscenza del suo contenuto da parte della persona offesa. In assenza di sicuri elementi di riscontro circa il luogo di consumazione del reato, si applicano i criteri suppletivi di cui all'art. 9 c.p.p., in base ai quali la competenza territoriale è determinata, in via graduale, dal luogo dell'ultima parte dell'azione o omissione, dal luogo di residenza, dimora o domicilio dell'imputato, e infine dal luogo in cui ha sede l'ufficio del pubblico ministero che per primo ha iscritto la notizia di reato. Il rispetto del principio del giudice naturale precostituito per legge impone di accertare in modo rigoroso e non opinabile la corretta individuazione del giudice competente ratione loci.