Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25384 del 17 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:25384PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione si configura quando l'amministratore di una società fallita, anche in concorso con altri soggetti, pone in essere operazioni simulate o fittizie finalizzate a depauperare il patrimonio sociale, sottraendolo alla garanzia dei creditori, anche se tali operazioni risultano regolarmente contabilizzate. Il giudice di merito, nel valutare la natura distrattiva delle operazioni, può disattendere le argomentazioni difensive che invocano la regolarità contabile, ove ritenga che le stesse non trovino una giustificazione causale plausibile, in considerazione delle anomalie riscontrate nelle modalità di pagamento e nella complessiva attività della società fallita. Il giudizio di prevalenza delle attenuanti generiche sulle aggravanti, così come la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena, rientrano nell'ambito della discrezionalità del giudice di merito, il cui esercizio deve essere adeguatamente motivato con riferimento alla gravità effettiva del reato e alla personalità dell'imputato, senza che sia necessario un esame analitico di tutti gli elementi favorevoli e sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 899/2011 CORTE APPELLO di LECCE, del 08/04/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/03/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA FIDANZIA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott.ssa ((omissis)) ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FA…

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