La legittimazione passiva in giudizio per l'impugnazione di un provvedimento amministrativo spetta all'organo o all'ente che ha emanato l'atto, non all'amministrazione regionale nel suo complesso, in quanto la Regione Siciliana non ha una soggettività unitaria, ma è articolata in singoli assessorati, ciascuno dei quali è dotato di propria competenza e legittimazione processuale. Pertanto, l'intimazione del ricorso alla sola Presidenza della Regione, anziché all'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente competente per il provvedimento impugnato, determina il difetto di contraddittorio e l'inammissibilità del ricorso, non potendo l'Avvocatura distrettuale dello Stato, che si è costituita per la Presidenza, eccepire validamente l'inammissibilità per conto dell'Assessorato non evocato in giudizio. La decadenza sopravvenuta dei vincoli espropriativi previsti nel provvedimento impugnato non determina la carenza di interesse alla coltivazione del giudizio, ove la parte ricorrente abbia precedentemente manifestato l'interesse a proseguire il giudizio.