Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3118 del 25 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3118PEN

Massima

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Il sequestro preventivo è legittimo quando sussistono gravi indizi di reato e concreto pericolo di dispersione o sottrazione dei beni, anche attraverso operazioni in contanti, cessioni fittizie di aziende e intestazioni a prestanome privi di capacità patrimoniale, in quanto tali condotte rendono concreto il rischio di vanificazione della futura confisca. Il giudice può disporre il sequestro preventivo quando, sulla base di una motivazione accurata e persuasiva, emerga che l'indagato, dopo aver accumulato ingenti debiti con l'Erario, si sia attivamente impegnato per disperdere le garanzie patrimoniali, ricorrendo a condotte elusive e distrattive, senza provvedere ai dovuti versamenti fiscali, ma anzi movimentando ingenti somme di denaro al fine di occultarle. Tali circostanze, nella lettura del giudice, rendono concreto il pericolo di vanificazione della futura confisca, legittimando pertanto l'adozione della misura cautelare reale. La motivazione del provvedimento che dispone il sequestro preventivo non deve essere apodittica o apparente, ma deve illustrare in modo accurato e persuasivo la sussistenza sia del fumus commissi delicti che del periculum in mora, senza incorrere in contraddizioni o lacune. Il giudice deve quindi valutare con attenzione gli elementi indiziari e le condotte elusive poste in essere dall'indagato, al fine di accertare la concreta possibilità di dispersione o sottrazione dei beni, a tutela dell'interesse pubblico alla riscossione dei tributi e all'effettività della confisca quale sanzione patrimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CONFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/03/2022 del TRIBUNALE di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa RECCHIONE SANDRA;
il procedimento si celebra con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SERRAO D'AQUINO Pasquale ha depositato conclusioni scritte, chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO…

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