Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46344 del 30 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:46344PEN

Massima

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La presentazione di una dichiarazione o documento falso o attestante cose non vere, finalizzata all'ottenimento di un beneficio economico, integra il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316-ter c.p. solo ove tale condotta non sia accompagnata da artifici o raggiri idonei a indurre in errore il soggetto erogatore, configurando in tal caso il più grave reato di truffa aggravata ai danni dello Stato di cui all'art. 640-bis c.p. Spetta al giudice, sulla base di una valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto, stabilire se la condotta posta in essere dall'agente abbia effettivamente ingenerato nell'ente erogatore una falsa rappresentazione della realtà tale da determinarne l'induzione in errore e la conseguente disposizione patrimoniale, ovvero se la stessa si sia limitata alla mera presentazione di una dichiarazione o documento falso, senza ulteriori elementi fraudolenti. In quest'ultimo caso, la condotta sarà sussumibile nell'ambito della fattispecie residuale di cui all'art. 316-ter c.p., la cui applicazione è esclusa solo ove il danno patrimoniale cagionato all'ente erogatore sia di importo superiore alla soglia prevista dalla norma. Il carattere sussidiario e residuale dell'art. 316-ter c.p. rispetto all'art. 640-bis c.p. comporta che la prima disposizione sia destinata a colpire fatti che non rientrino nel campo di operatività della seconda, in quanto privi del requisito dell'induzione in errore e della natura fraudolenta della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nata il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 04/05/2011 della Corte di Appello di Napoli;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale Dott. Vito D'Ambrosio che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione.

FATTO

1. Con sentenza del 4/05/2011, la Corte di Appello di Napoli confermava la …

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