Cassazione penale Sez. V sentenza n. 300 del 7 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:300PEN

Massima

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Il delitto di atti persecutori (stalking) si configura quando la condotta dell'agente, anche attraverso reiterate molestie e minacce, cagiona alla persona offesa un perdurante e grave stato di ansia e di timore per la propria incolumità, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita. A tal fine, le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute attendibili dal giudice di merito, possono costituire prova sufficiente della responsabilità penale dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri, purché il complessivo quadro probatorio risulti logico e coerente. Pertanto, la mancanza di riscontri oggettivi in ordine a taluni episodi specifici, come gli atti vandalici o l'invio di alcuni messaggi anonimi, non esclude la configurabilità del reato di stalking, qualora il giudice abbia fondato la propria decisione sulla pluralità e sulla natura denigratoria e molesta dei messaggi inviati dall'imputato alla persona offesa, ritenuti idonei a cagionarle un perdurante stato di ansia e timore. In tali casi, l'omessa valutazione di singoli elementi di prova non inficia la tenuta complessiva della motivazione, ove questa risulti comunque logica e completa in relazione agli elementi essenziali posti a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/03/2019 della Corte di Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Michele Romano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Filippi Paola, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito il difensore della parte civile (OMISSIS), avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha concluso chie…

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