Cassazione penale Sez. III sentenza n. 1806 del 14 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:1806PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di proscioglimento per prescrizione, afferma che il ricorrente non può lamentare la mancata assoluzione nel merito, in quanto il suo difensore aveva concluso chiedendo il non doversi procedere per prescrizione, e che, in ogni caso, dagli atti non emergono in modo evidente motivi di proscioglimento nel merito, sicché l'eventuale annullamento con rinvio per nuovo esame da parte del giudice del merito è precluso dall'obbligo di immediata declaratoria della causa di estinzione del reato. Pertanto, il principio di diritto che si ricava è che, in caso di proscioglimento per prescrizione, il giudice di legittimità non può annullare la sentenza con rinvio per un nuovo esame nel merito, essendo tenuto a dichiarare l'estinzione del reato, salvo che emergano in modo evidente motivi di proscioglimento nel merito, dedotti e comprovati dal ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. POSTIGLIONE Amedeo - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - est. Consigliere

Dott. IANNIELLO Antonio - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso erroneamente qualificato come appello proposto da:

BU. Fe., nato a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 21 aprile 2006 dal giudice del tribunale di Palermo;

udita nella pubblica udienza del 18 ottobre 2007 la relazione fatta dal Consigliere Dott. POSTIGLIONE Amedeo;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso per l'annullamento senza …

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