Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 2584 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:2584SENB

Massima

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Il diniego del permesso di soggiorno per motivi di lavoro, fondato sulla circostanza che il richiedente avrebbe ottenuto il visto di ingresso Schengen fornendo false generalità, nonostante risulti che il richiedente abbia sempre utilizzato lo stesso documento di identità, deve essere annullato per violazione del principio del contraddittorio, in quanto l'amministrazione non ha previamente informato il richiedente della necessità di ottenere l'autorizzazione ministeriale al reingresso nel territorio nazionale dopo una precedente espulsione, privandolo così della possibilità di attivarsi tempestivamente in tal senso. L'annullamento del provvedimento impugnato comporta l'obbligo per l'amministrazione di rinnovare il procedimento, consentendo al richiedente di ottenere la prescritta autorizzazione ministeriale al reingresso, al fine di valutare nuovamente la sua istanza di permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

Sentenza completa

N. 00938/2012
REG.RIC.

N. 02584/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00938/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 938 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, piazza ((omissis)), 66;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura dello Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12; Questura di Roma;

per l'annullamento

del provvedimento del 31.5.2011 di diniego dell’istanza di rilascio del permesso di soggiorno.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'att…

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