Cassazione civile Sez. III sentenza n. 16916 del 20 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16916CIV

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La Corte di Cassazione, quale giudice di legittimità, è tenuta a verificare il rispetto del paradigma normativo di cui all'art. 366 c.p.c., comma 1, n. 4, in ordine alla formulazione dei motivi di ricorso. Pertanto, i motivi di ricorso devono avere i caratteri di specificità, completezza e riferibilità alla decisione impugnata, con esatta individuazione del capo di pronuncia oggetto di ricorso e con l'indicazione delle norme di diritto su cui si fondano, accompagnata dalla esposizione delle argomentazioni che le sorreggono. La denuncia di violazione o falsa applicazione di norme o principi di diritto deve essere adeguatamente motivata, non essendo sufficiente una censura meramente assertiva. Analogamente, le critiche all'apparato argomentativo della sentenza devono illustrare puntualmente le asserite carenze motivazionali, tenendo conto che il vizio di mancanza, insufficienza o contraddittorietà della motivazione sussiste solo quando nel ragionamento del giudice di merito sia riscontrabile un vuoto argomentativo, un'obiettiva deficienza del criterio logico o una sostanziale contraddittorietà delle ragioni poste a fondamento della decisione. Ove il ricorso per cassazione non rispetti tali requisiti di formulazione dei motivi, esso deve essere dichiarato inammissibile, in quanto non consente alla Corte di Cassazione di adempiere al proprio compito istituzionale di verificare il fondamento della denunziata violazione, al fine di assicurare l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, nonché l'unità del diritto oggettivo nazionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI ((omissis)) - Presidente

Dott. FINOCCHIARO Mario - Consigliere

Dott. AMATUCCI Alfonso - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - rel. Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 13310/2006 proposto da:

PU. IM. DI. FI. MA. (OMESSO), elettivamente domiciliata in ROMA, VIA R. GRAZIOLI LANTE 16, presso lo studio dell'avvocato BONAIUTI Domenico, che la rappresenta e difende giusta delega a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

RA. GI. (OMESSO), SA. WI. (OMESSO);

- intimati -

avverso la sentenza n. 49/2005 del TRIBUNALE DI PERUGIA SEDE DISTACCATA …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.