Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32879 del 25 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:32879PEN

Massima

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Il reato di lesioni personali, quando contestato con l'aggravante del nesso teleologico di cui all'art. 61 n. 2 c.p., è procedibile d'ufficio, non essendo necessaria la querela della persona offesa. Il giudice, pertanto, non può dichiarare il non doversi procedere per difetto di querela, ma è tenuto a valutare la sussistenza dell'aggravante e a pronunciarsi nel merito del reato di lesioni, senza poter escludere la procedibilità d'ufficio sulla base di tale circostanza aggravante, debitamente contestata all'imputato. La motivazione del provvedimento deve dar conto dell'esame della sussistenza o meno dell'aggravante, non potendo il giudice ometterlo senza adeguata giustificazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. IPPOLITO Frances - rel. Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore generale della Repubblica presso la corte d'appello di Napoli;

nel procedimento penale nei confronti di:

Pe. An. , n. a (OMESSO);

contro la sentenza del tribunale di Napoli, emessa il 5.2,2010;

- letti il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita la relazione del cons. Dott. F. Ippolito;

- letta la requisitoria del Pubblico Ministero, che ha concluso per l'annullame…

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