Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12447 del 23 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12447PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di beni formalmente intestati a terzi, nell'ambito di un procedimento di prevenzione patrimoniale, è inammissibile per difetto di interesse del soggetto proposto, in quanto la legittimazione all'impugnazione spetta esclusivamente al terzo apparente intestatario. Ciò in quanto, secondo il consolidato orientamento della Corte di Cassazione, nel procedimento di prevenzione patrimoniale, il soggetto proposto, che assuma l'insussistenza del rapporto fiduciario e la titolarità effettiva ed esclusiva dei beni in capo al terzo intestatario, è privo di legittimazione ad impugnare il provvedimento di confisca, in quanto la restituzione del bene, in ipotesi, spetterebbe solo al terzo intestatario. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto dal soggetto proposto avverso il decreto di confisca di beni formalmente intestati a terzi è inammissibile per difetto di interesse, essendo la legittimazione all'impugnazione riservata al solo terzo apparente intestatario. Ciò anche nell'ipotesi in cui il proposto intenda far valere autonomi profili di illegittimità del provvedimento, in quanto tali censure sarebbero comunque inammissibili, in quanto estranee alla sfera di ricorribilità in materia di misure di prevenzione, che è circoscritta al vizio di violazione di legge. Inoltre, la Corte di Cassazione ha chiarito che nelle procedure camerali di prevenzione non si verifica immutazione del giudice agli effetti dell'art. 525 c.p.p. quando la trattazione e discussione si svolga davanti al medesimo collegio, anche se vengano utilizzati per la decisione atti in precedenza ricevuti o ammessi davanti un collegio in diversa composizione, ma noti alle parti, in applicazione del principio di immediatezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizi - Presidente

Dott. BRUNO P. - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10 gennaio 2014 della Corte d'appello di Bologna;
letto il ricorso ed il provvedimento impugnato;
udita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni scritte del Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
OSSERVA
1. Con il provvedimento indicato in epigrafe, la Corte d'appello di Bologna rigettava il ricorso proposto da (OMISSIS) …

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