Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26346 del 23 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:26346PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può configurarsi non solo come adesione formale al sodalizio criminoso, ma anche come contributo esterno, consapevole e duraturo, fornito all'organizzazione da un soggetto che, pur non facendone parte in modo organico, ne condivide e ne sostiene il programma criminoso, garantendo un apporto economico continuativo, ottenendo in cambio protezione e vantaggi per la propria attività imprenditoriale. Tale contributo esterno, pur essendo meno grave della partecipazione diretta, integra comunque la fattispecie di concorso esterno nell'associazione mafiosa, purché il fatto materiale risulti sufficientemente descritto nell'imputazione e l'imputato sia posto in condizione di interloquire pienamente sulla riqualificazione giuridica operata dal giudice. La permanenza del reato associativo si considera cessata con la pronuncia della sentenza di primo grado, salvo che non risulti provata una precedente disgregazione del sodalizio, oggettivamente accertata. Il termine di prescrizione del reato associativo, in assenza di cause interruttive o sospensive, decorre dalla data della sentenza di primo grado e non dalla data di emissione delle ordinanze cautelari o di pentimento dei collaboratori di giustizia, essendo rilevante ai fini della permanenza del reato il prestigio e l'influenza del capo indiscusso dell'associazione, anche durante la detenzione, e la prosecuzione dell'attività criminale da parte degli altri associati. Ai fini della valutazione della credibilità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, il giudice deve esaminare in modo completo e coerente le eventuali divergenze e contraddizioni emerse, senza limitarsi a privilegiare acriticamente le dichiarazioni accusatorie, ma confrontandole con gli altri elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza del 6 luglio 2015 della Corte di appello di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CRISCUOLO Anna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. PINELLI Mario, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' o, in subordine, il rigetto dei ricorsi;
uditi i difensori…

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