Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26632 del 2 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:26632PEN

Massima

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Il concorso di più soggetti nella commissione di un reato, anche se con ruoli e contributi diversi, comporta la responsabilità penale di ciascuno di essi, purché sia provato il loro consapevole e volontario apporto causale alla realizzazione del fatto criminoso, anche attraverso il coordinamento e il supporto logistico. Tuttavia, per ritenere integrato l'elemento soggettivo del reato a carico di un concorrente, è necessario che vi sia la prova della sua effettiva conoscenza e condivisione dello scopo delittuoso perseguito dagli altri partecipi, non essendo sufficiente la mera consapevolezza del proprio contributo materiale. Pertanto, ove tale prova manchi, il giudice è tenuto a motivare in modo puntuale le ragioni per le quali ritiene comunque integrata la responsabilità del concorrente, sulla base di elementi indiziari univoci e non suscettibili di diverse interpretazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PU. FR. N. IL (OMESSO);

2) PU. AN. GE. N. IL (OMESSO);

3) SP. CA. N. IL (OMESSO);

4) TR. MA. N. IL (OMESSO);

5) DE. PR. AN. N. IL (OMESSO);

6) LA. SE. N. IL (OMESSO);

7) GA. AL. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 13/12/2007 CORTE ASSISE APPELLO di BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA …

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