Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9790 del 28 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:9790PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione può revocare il beneficio della sospensione condizionale della pena concesso in violazione dell'art. 164, comma 4, c.p., solo in presenza di cause ostative che non fossero documentalmente note al giudice della cognizione al momento della concessione del beneficio. A tal fine, il giudice dell'esecuzione deve acquisire il fascicolo del giudizio per verificare la conoscenza o conoscibilità di tali cause ostative da parte del giudice che ha concesso la sospensione condizionale della pena. La revoca del beneficio sospensivo illegittimamente concesso può essere disposta dal giudice dell'esecuzione solo all'esito di una verifica giurisdizionale sulla conoscenza o conoscibilità, da parte del giudice della cognizione, delle eventuali cause ostative alla concessione del beneficio stesso. Tale verifica deve essere condotta attraverso l'acquisizione e l'esame del fascicolo del relativo giudizio, al fine di accertare se le cause ostative fossero o meno documentalmente note al momento della pronuncia che ha concesso la sospensione condizionale della pena. Il giudice dell'esecuzione non può rigettare la richiesta di revoca del beneficio sospensivo senza aver previamente accertato, mediante il richiamo del fascicolo del giudizio, se le cause ostative risultassero o meno documentalmente note al giudice della cognizione al momento della concessione del beneficio. L'ordinanza che dispone il rigetto della richiesta di revoca senza tale preventivo accertamento è pertanto affetta da errore di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVIK ((omissis)) - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore generale presso la Corte di appello di Ancona;
nei confronti:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 121/2015 emessa il 29/06/2015 dalla Corte di appello di Ancona;
Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona della Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'…

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