Cassazione penale Sez. III sentenza n. 2339 del 17 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:2339PEN

Massima

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La Legge 30 aprile 1962, n. 283, contenente la disciplina igienica della produzione e della vendita di alimenti e bevande, non è stata abrogata dai decreti legislativi attuativi della delega in materia di semplificazione normativa, in quanto, pur non essendo espressamente esclusa dall'elenco delle leggi da abrogare, essa costituisce un testo normativo qualificato come "Modifica del Testo Unico delle leggi sanitarie", rientrando pertanto nell'eccezione prevista dalla legge delega che esclude dall'abrogazione i testi normativi recanti la denominazione di "codice" o "testo unico". Inoltre, la successiva Legge 26 febbraio 1963, n. 441, che ha ulteriormente modificato e integrato la Legge n. 283 del 1962, è espressamente esclusa dall'intervento abrogativo, a dimostrazione della volontà del legislatore di mantenere in vigore la legge-madre in considerazione della sua importanza generale e delle conseguenze sulla tutela della salute pubblica. Pertanto, la Legge n. 283 del 1962 rimane pienamente in vigore, nonostante i primi orientamenti giurisprudenziali che ne avevano ipotizzato l'abrogazione, essendo stata tale interpretazione successivamente superata da un più recente e condivisibile arresto della Corte di Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 56/2011 TRIB.SEZ.DIST. di CLES, del 05/10/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/11/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHIARA GRAZIOSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) - Roma.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 5 ottobre 2011 …

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