La revoca della patente di guida disposta dal Prefetto in applicazione di una sanzione amministrativa accessoria a una condanna penale per violazione del Codice della Strada non esprime esercizio di discrezionalità amministrativa, ma costituisce un atto dovuto, la cui giurisdizione spetta al Giudice ordinario e non al Giudice amministrativo. Infatti, l'assenza di discrezionalità nell'adozione del provvedimento prefettizio di revoca della patente, in quanto mera applicazione di una sanzione accessoria di carattere vincolato prevista dalla legge, comporta che la relativa controversia rientri nella cognizione del Giudice ordinario, in base alla regola generale dettata per le sanzioni accessorie di carattere vincolato dall'art. 216, comma 5, del Codice della Strada. Pertanto, il Giudice amministrativo è privo di giurisdizione per conoscere di un ricorso avverso il provvedimento prefettizio di revoca della patente di guida adottato in applicazione di una sanzione amministrativa accessoria a una condanna penale.