Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20140 del 20 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:20140PEN

Massima

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Il giudizio sulla concessione delle misure alternative alla detenzione implica una valutazione prognostica attinente alla rieducazione, al recupero e al reinserimento sociale del condannato, nonché alla prevenzione del pericolo di reiterazione dei reati. Tale valutazione deve essere compiuta in concreto, tenendo conto delle specifiche condizioni che connotano la posizione individuale del singolo condannato e delle diverse opportunità offerte da ciascuna misura, secondo il criterio della progressività trattamentale. La motivazione del provvedimento che nega le misure alternative deve rappresentare in maniera completa, coerente e logica le argomentazioni che hanno condotto a tale decisione, contemperando le esigenze di recupero del condannato con quelle di prevenzione sociale. Il giudice di merito gode di un ampio margine di discrezionalità nella valutazione di tali presupposti, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza. Pertanto, il diniego delle misure alternative può essere legittimamente fondato sulla sussistenza di concreti elementi, desumibili dal percorso motivazionale, che evidenzino il persistente pericolo di recidiva del condannato, nonostante l'eventuale riconoscimento della responsabilità e la disponibilità al risarcimento del danno, ove tali elementi non siano ritenuti sufficienti a dimostrare un effettivo percorso di recupero e reinserimento sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMESSO) N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2556/2009 TRIB. SORVEGLIANZA di VENEZIA, del 20/04/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

lette le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)) che ha domandato dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 20.4.2010 il Tribunale di sorveglianza di Venezia rigettava le istanze presentate da …

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