Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 352 del 2021

ECLI:IT:TARLT:2021:352SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla Pubblica Amministrazione su un'istanza presentata dal privato costituisce un inadempimento all'obbligo di provvedere espressamente, che legittima il ricorso del privato per l'accertamento di tale obbligo. Qualora l'Amministrazione emetta il provvedimento espresso di diniego in data successiva alla proposizione del ricorso, ciò determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente condanna dell'Amministrazione al pagamento delle spese di giudizio in ragione della soccombenza virtuale. Il principio di buon andamento e imparzialità della Pubblica Amministrazione, sancito dall'art. 97 Cost., impone all'Amministrazione di provvedere espressamente e tempestivamente sulle istanze presentate dai privati, evitando il silenzio inadempiente che lede il diritto del cittadino ad una risposta chiara e motivata. L'obbligo di provvedere espressamente, entro i termini di legge, costituisce un principio generale dell'azione amministrativa, a tutela del diritto di difesa e del legittimo affidamento del privato. Il mancato rispetto di tale obbligo, determinando la formazione del silenzio-inadempimento, legittima il ricorso del privato per l'accertamento dell'obbligo di provvedere, con conseguente condanna dell'Amministrazione alle spese di giudizio in caso di emissione tardiva del provvedimento espresso. Tale principio si applica a tutte le istanze presentate dai privati alla Pubblica Amministrazione, a prescindere dalla natura e dall'oggetto della richiesta, al fine di garantire la certezza dei rapporti giuridici e la trasparenza dell'azione amministrativa, in ossequio ai canoni di buon andamento e imparzialità sanciti dalla Costituzione.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/05/2021

N. 00352/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00076/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 76 del 2021, proposto da
Daniele Carocci, rappresentato e difeso dall'avvocato Danilo Ciccarelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, Prefettura di Latina, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la declaratoria

dell’obbligo di provvedere con un provvedimento espresso relativamente al silenzio/inadempimento/rigetto serbato dallo Sportello Unico Immigrazione sulla rich…

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