Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5732 del 17 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:5732PEN

Massima

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Il reato di falsa dichiarazione a pubblico ufficiale sulle proprie qualità personali, di cui all'art. 495 c.p., comma 2, si consuma nel momento in cui le false dichiarazioni vengono rese, indipendentemente dalle circostanze che il pubblico ufficiale possa accertare o meno la qualità personale del dichiarante. Pertanto, la condotta di chi, nel corso di un controllo di polizia, rende false dichiarazioni sulla propria identità, integra il delitto di falsa attestazione, senza che assuma rilievo il fatto che la falsità sia stata successivamente accertata o che il dichiarante abbia in seguito spontaneamente rivelato la propria vera identità. Il reato, infatti, si perfeziona nel momento in cui vengono rese le false dichiarazioni, a prescindere dalle successive condotte del soggetto agente. Né può configurarsi una fattispecie di falso tentato, atteso che il reato si consuma con il solo compimento della condotta di falsa dichiarazione, a prescindere dall'esito dell'accertamento da parte del pubblico ufficiale. La giurisprudenza di legittimità ha chiarito che, in relazione a tale reato, non è ammissibile in sede di giudizio di cassazione la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata e l'autonoma adozione di nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti, indicati dal ricorrente come maggiormente plausibili o dotati di una migliore capacità esplicativa rispetto a quelli adottati dal giudice del merito, senza che siano state addotte manifeste illogicità delle argomentazioni del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/12/2019 della CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BRANCACCIO MATILDE;
lette le conclusioni scritte del Sostituto Procuratore Generale BIRRITTERI LUIGI che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe, la Corte d'Appello di Caltanissetta ha confermato la sentenza del …

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