Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9320 del 27 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:9320PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la richiesta di differimento dell'udienza per legittimo impedimento del difensore, è tenuto a verificare la natura e il carattere impeditivo dell'infermità attestata dal certificato medico, senza sostituirsi al medico certificante, ma effettuando una valutazione complessiva delle circostanze, al fine di accertare l'effettiva impossibilità del difensore a presenziare all'udienza. La mera indicazione generica di una patologia con prognosi di riposo non è di per sé sufficiente a integrare un assoluto impedimento, dovendosi valutare anche il grado di incidenza della malattia sulle condizioni fisio-psichiche del difensore. Inoltre, le dichiarazioni della persona offesa e dei testimoni, se coerenti e prive di elementi di incompatibilità con gli altri risultati probatori, costituiscono fonti conoscitive dotate di capacità persuasiva, che non necessitano di ulteriori riscontri, salvo il controllo sulla loro affidabilità in base alla linearità logica dell'esposizione e all'assenza di risultanze processuali incompatibili. Infine, la richiesta di riapertura dell'istruttoria dibattimentale e di assunzione di nuove prove, per integrare il vizio di cui all'art. 606, lett. d) c.p.p., deve avere ad oggetto prove certe e decisive, non meramente dichiarative, in grado di infrangere la coerenza logico-giuridica della motivazione del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BEVERE Anton - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1979/2008 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 10/12/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/11/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 10.12.2010, la corte di appello di Catanzaro ha confermato la …

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