Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è che il processo amministrativo è retto dal principio dispositivo, in base al quale la scelta di chiedere o meno la tutela giurisdizionale di una propria situazione sostanziale violata è rimessa interamente alla volontà della parte. Pertanto, il sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente alla decisione del ricorso determina l'improcedibilità dello stesso, in applicazione dell'art. 35, comma 1, lett. c), del Codice del processo amministrativo. La peculiarità della vicenda, che ha visto la ricorrente decadere dal beneficio fiscale del "superbonus 110%", giustifica la compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto può essere così sintetizzato: Il processo amministrativo è retto dal principio dispositivo, per cui la scelta di chiedere o meno la tutela giurisdizionale di una propria situazione sostanziale violata è rimessa alla volontà della parte. Il sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente determina l'improcedibilità del ricorso ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), c.p.a. La peculiarità della vicenda, che ha visto la decadenza della ricorrente dal beneficio fiscale del "superbonus 110%", giustifica la compensazione delle spese di giudizio.