Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33453 del 3 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:33453PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando l'agente pone in essere una serie di condotte reiterate di minaccia o molestia nei confronti della persona offesa, idonee a cagionarle uno stato di ansia e di timore, a prescindere dal movente che ha determinato tali condotte. Ai fini dell'integrazione dell'elemento soggettivo del reato, è sufficiente il dolo generico, ossia la consapevolezza dell'idoneità delle condotte a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice, senza che rilevi il movente dell'agire. Il delitto di atti persecutori può concorrere con quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza o minaccia alla persona (art. 393 c.p.), ma solo quando le condotte eccedano i limiti di tale ultimo reato, dando vita a una responsabilità autonoma e concorrente. La valutazione di attendibilità della persona offesa dal reato rappresenta una questione di fatto di esclusiva competenza dei giudici di merito, non sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti affetta da manifeste contraddizioni. Il giudice, agendo in posizione di terzietà, può rivolgere al testimone tutte le domande ritenute utili all'accertamento della verità, senza incorrere nel divieto di porre domande suggestive, che opera solo per le parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Relatore

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ru.Al. nato a M il (Omissis)
avverso la sentenza del 06/03/2024 della CORTE APPELLO di MESSINA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IRENE SCORDAMAGLIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FRANCESCA CERONI che ha concluso chiedendo
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso.
udito il difensore L'avvocato GI.BE., sostituto processuale dell'avvocato AL.BI. difensore di fiducia della parte civile Li.Fr., si riporta alla memoria che deposita unitamen…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.