Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1139 del 11 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:1139PEN

Massima

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Il concorso nel reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina è configurabile anche nei confronti di chi, pur non essendo il pilota del natante, svolge un ruolo attivo e consapevole nella conduzione della traversata, come il possesso e l'utilizzo della bussola per il controllo della rotta, in assenza di elementi che comprovino lo stato di necessità derivante da minacce o violenze subite. In tali casi, le dichiarazioni concordanti di alcuni dei migranti trasportati, che riconoscono con certezza l'indagato come uno dei conducenti del natante, costituiscono gravi indizi di colpevolezza idonei a giustificare l'emissione di una misura cautelare, anche in assenza di una prova piena della responsabilità ai fini di una sentenza di condanna. Il ruolo attivo e consapevole svolto dall'indagato nella conduzione del natante, incompatibile con la mera posizione di un semplice extracomunitario trasportato illegalmente, esclude la configurabilità dello stato di necessità, in mancanza di elementi che comprovino le minacce o violenze dedotte dalla difesa, le quali devono riguardare specificamente la posizione dell'indagato e non di altri soggetti coinvolti nell'operazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 796/2016 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 21/06/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. GALLI Massimo, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
La Corte:
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza del 21 giugno 2016 il Tribunale di Palermo, giudicando ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., ri…

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