Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5206 del 3 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:5206PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti si configura quando sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine all'inserimento stabile e consapevole dell'indagato nel sodalizio criminoso, desumibili da un ampio ventaglio di elementi probatori, quali: l'uso di un linguaggio convenzionale per alludere agli affari illeciti; la fungibilità tra l'indagato e gli altri sodali nello smercio della droga; la condivisione con altri sodali di autovetture, nascondigli e contabilità del gruppo; i contatti con il capo dell'associazione realizzati attraverso una "triangolazione" per evitare rapporti diretti; la dimostrata disponibilità di droga; la consapevolezza di far parte di un sodalizio criminale; lo stato di sudditanza al capo e la condivisione degli esiti dell'attività svolta da quest'ultimo; il riferimento al capo come fornitore a cui effettuare i pagamenti; la dedizione allo spaccio con il medesimo schema operativo. Tali elementi, valutati nel loro complesso, sono idonei a fondare una qualificata probabilità dell'organico, continuativo e consapevole inserimento dell'indagato nell'associazione criminale, anche in assenza di riscontri esterni alle intercettazioni, e a giustificare la sussistenza delle esigenze cautelari, desumibili dalla sistematica e febbrile dedizione dell'indagato al traffico di stupefacenti, tale da configurare un vero e proprio "mestiere" per la sua quotidianità e serialità, legittimando la prognosi di recidiva, pur a fronte del periodo di tempo trascorso dai fatti, in assenza di elementi dissonanti inerenti ad una radicata scelta di vita di segno opposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersili - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 17/06/2016 del Tribunale di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Ersilia Calvanese;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Lori Perla, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accog…

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