Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8251 del 22 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:8251PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere applicata nei confronti di un soggetto indiziato di appartenenza ad un'associazione di tipo mafioso, anche in assenza della prova certa della sua partecipazione al sodalizio, essendo sufficiente l'esistenza di gravi indizi in tal senso, desumibili dai precedenti di polizia e giudiziari, nonché dalla natura delle contestazioni mosse all'interessato. L'applicazione di tale misura di prevenzione non è subordinata al previo avviso orale del Questore di cui all'art. 4 della legge n. 1423 del 1956, in quanto la disciplina di cui alla legge n. 575 del 1965 prescinde da tale adempimento. Inoltre, l'eventuale annullamento, per vizi formali, di un provvedimento cautelare precedentemente emesso nei confronti del soggetto non impedisce la valutazione, nell'ambito del procedimento di prevenzione, degli elementi posti a base di tale provvedimento, il cui merito risulti comunque confermato in sede di riesame. Infine, la menzione di una recente informazione di garanzia a carico del proposto, per reati commessi in concorso con altri pregiudicati in contatto con lo stesso, è rilevante ai fini della valutazione della sua perdurante pericolosità sociale, anche ai fini dell'applicazione della misura di prevenzione ai sensi della legge n. 1423 del 1956.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTACROCE Giorgio - Presidente

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. GIRONI Emilio Giovan - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TO. DO., N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 04/06/2007 CORTE APPELLO di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. GIRONI EMILIO GIOVANNI;

lette le conclusioni del P.G. Dr. Izzo Gioacchino, per il rigetto.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Il decreto in epigrafe ha confermato quello di primo grado con cui To. Do. era stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianz…

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