Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43312 del 6 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:43312PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., non richiede la prova della consumazione di uno o più reati-fine, né la condanna per alcuno di essi, essendo sufficiente l'accertamento di un ruolo dinamico e funzionale del soggetto all'interno del sodalizio criminale, desumibile da un complesso di elementi indiziari convergenti, quali i rapporti di frequentazione e di contatto con esponenti della criminalità organizzata, le attività di supporto e di agevolazione agli scopi dell'associazione, l'utilizzo di mezzi e strumenti tipici dell'agire mafioso. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in relazione al contesto criminale di riferimento, possono integrare la prova della stabile e organica partecipazione dell'imputato all'associazione mafiosa, a prescindere dalla dimostrazione della realizzazione di specifici reati-fine. La valutazione della gravità indiziaria e dell'attendibilità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia rientra nell'ambito del libero convincimento del giudice di merito, censurabile in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o travisamento dei fatti. Inoltre, la presunzione di adeguatezza e di proporzionalità della misura cautelare della custodia in carcere, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per il reato di associazione mafiosa, può essere superata solo in presenza di elementi concreti e specifici, che dimostrino il venir meno delle esigenze cautelari, come l'età avanzata, l'incensuratezza o la cristallizzazione della condotta, circostanze che nella fattispecie non risultano sussistere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Mari - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. PA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2923/2010 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 19/04/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PRESTIPINO Antonio;

sentite le conclusioni del PG Dott. MURA Antonio.

OSSERVA

Con ordinanza del 19.4.2010, il Tribunale della liberta' di Napoli, rigettava l'istanza di riesame proposta da Pa. Pa. avverso l'ordinanza del …

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