Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5567 del 2016

ECLI:IT:TARNA:2016:5567SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La presentazione di un'istanza di accertamento di conformità edilizia ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 determina soltanto un arresto temporaneo dell'efficacia dell'ordine di demolizione precedentemente emesso, sospendendone l'esecutorietà fino all'adozione del provvedimento espresso o tacito dell'amministrazione sulla domanda di sanatoria. Tuttavia, tale istanza non paralizza l'esercizio del potere sanzionatorio, che rimane comunque esercitabile dall'amministrazione, salvo il caso in cui la domanda di sanatoria venga accolta, facendo venir meno il presupposto per l'adozione del provvedimento di demolizione. Pertanto, in assenza di un ordine di sospensione giurisdizionale, l'amministrazione può legittimamente procedere all'adozione dell'ordine di demolizione anche nelle more della presentazione di un'istanza di accertamento di conformità, senza dover attendere la definizione del relativo procedimento. Inoltre, gli atti sanzionatori in materia edilizia, tra cui l'ordine di demolizione di costruzione abusiva, non devono essere preceduti dalla comunicazione di avvio del procedimento, in ragione del loro contenuto rigidamente vincolato. Anche l'assegnazione di un termine per l'esecuzione spontanea della demolizione inferiore a quello previsto dalla disciplina di settore non determina l'illegittimità dell'ordine, in quanto il destinatario conserva comunque un termine non inferiore a quello di legge per procedere all'adempimento. Infine, il provvedimento di diniego dell'istanza di accertamento di conformità ex art. 36 D.P.R. n. 380/2001 non necessita di una particolare motivazione, essendo atto rigorosamente vincolato, la cui adozione è determinata dalla sola verifica della sussistenza o meno dei requisiti di doppia conformità urbanistica ed edilizia. In tali casi, l'amministrazione non è tenuta a comunicare previamente i motivi ostativi all'accoglimento della domanda, né ad acquisire pareri facoltativi, essendo il contenuto dispositivo del provvedimento di diniego invariabile.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/12/2016

N. 05567/2016 REG.PROV.COLL.

N. 02638/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2638 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Concetta Canale e Raffaele D'Alise, rappresentati e difesi dagli avvocati Ferdinando Pinto C.F. PNTFDN52L16H703R, Giulio Renditiso C.F. RNDGLI62L29L049X, e Rosa Persico C.F. PRSRSO71E53F030U, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv.E.Furno in Napoli, via C.Console,3-C/0;

contro

Comune di Anacapri in persona del Sindaco p.t. non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del provvedimento di demolizione prot. n. 8680 del 17 giugno 2009, notificato in data 23 giugno 2009, emesso dal Comune di Anacapri;

nonché co…

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