Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3704 del 27 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3704PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale può essere fondato su un quadro indiziario complessivo, che tenga conto sia di precedenti penali e condanne definitive, anche risalenti nel tempo, sia di recenti elementi di fatto, come nuovi procedimenti penali pendenti o misure cautelari, idonei a dimostrare la persistenza di una condotta criminale e l'inserimento in contesti delinquenziali, anche diversificando le attività illecite. Il requisito dell'attualità della pericolosità sociale non implica necessariamente la commissione di reati recenti, ma può desumersi dalla mancata risocializzazione del soggetto, dalla reiterazione di condotte delittuose e dal mancato recepimento degli effetti rieducativi della detenzione, così come dalla documentata pendenza di procedimenti penali per nuovi reati. Il giudizio di pericolosità sociale deve essere adeguatamente motivato, senza che sia necessario un puntuale riscontro di ogni singolo elemento, essendo sufficiente una valutazione complessiva del vissuto criminale del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO L. - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenz - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso il decreto in data 10.07.2015 della Corte di Appello di Catanzaro;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
letto il parere del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con decreto in data 10-14/07/2015 la Corte di Appello di Catanzaro rigettava l'appel…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.