Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8083 del 20 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8083PEN

Massima

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Il delitto di corruzione propria si configura quando il pubblico ufficiale, dietro il pagamento di un indebito compenso, esercita i propri poteri discrezionali rinunciando ad una imparziale comparazione degli interessi in gioco, al fine di raggiungere un esito predeterminato, anche quando questo risulti coincidere, ex post, con l'interesse pubblico. Ciò in quanto l'elemento decisivo ai fini della sussistenza del reato è costituito dalla "vendita" della discrezionalità accordata dalla legge al pubblico ufficiale, il quale, consapevolmente, si astiene dall'osservanza dei doveri di correttezza e imparzialità inerenti la sua funzione, per conformare il suo agire agli interessi privati del corruttore. Il reato di corruzione propria può essere integrato anche mediante atti di natura discrezionale o meramente consultiva, quando essi costituiscano concreto esercizio dei poteri inerenti l'ufficio e l'agente sia il soggetto deputato ad emetterli o abbia un'effettiva possibilità di incidere sul relativo contenuto o sulla loro emanazione. Inoltre, ai fini dell'accertamento del delitto di corruzione propria, è necessario dimostrare che il compimento dell'atto contrario ai doveri d'ufficio sia stato la causa della prestazione dell'utilità e della sua accettazione da parte del pubblico ufficiale, non essendo sufficiente la mera circostanza dell'avvenuta dazione. Infine, la nozione di "utilità", quale oggetto della dazione o promessa, ricomprende qualsiasi vantaggio materiale o morale, patrimoniale o non patrimoniale, che abbia valore per il pubblico agente, a nulla rilevando che lo stesso venga corrisposto a distanza di tempo dall'accordo corruttivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI G. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria - Consigliere

Dott. FILIPPINI - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CATANIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/09/2017 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO FILIPPINI;
sentite le conclusioni del PG Dr. DELIA CARDIA per l'annullamento con rinvio.
Udito il difensore avv. (OMISSIS) per il rigetto del ricorso del P.M..
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 10.2.2017 il Giudice per …

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