Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43060 del 21 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43060PEN

Massima

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Il diritto di critica, anche se aspra e corrosiva, non può mai trascendere in un gratuito attacco personale, dovendo essere sempre osservato il principio della continenza espressiva. Le espressioni offensive e ingiuriose, anche se pronunciate nell'ambito di una polemica politica, integrano i reati di ingiuria e diffamazione, non essendo giustificate dall'esercizio del diritto di critica, qualora travalicano i limiti della continenza e della pertinenza. Le persone offese, in quanto componenti dell'organo direttivo dell'associazione cui erano indirizzati i messaggi, hanno la legittimazione attiva a proporre querela per la tutela della propria onorabilità, non essendo necessario che l'associazione stessa si costituisca parte offesa. Il dolo richiesto per i reati di ingiuria e diffamazione è il dolo generico, ovvero la consapevolezza di usare espressioni offensive, che non può essere escluso in presenza di un elevato livello culturale dell'autore. Le esimenti della reciprocità delle offese e della provocazione non sono configurabili qualora le espressioni attribuite alla persona offesa, pur ineleganti, non siano ritenute offensive, e la condotta di quest'ultima, seppur critica, non integri gli estremi dell'ingiustizia richiesti dalla legge. La determinazione equitativa del danno morale liquidato in favore delle parti civili, commisurata alla gravità delle espressioni offensive e alla loro diffusione in un ambito ristretto, è congrua e non censurabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. PA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 13/03/2006 CORTE APPELLO di GENOVA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. Monetti Vito, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore delle parti civili avvocato F. Rossetti, che ha concluso per il rigetto del…

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