Il provvedimento di archiviazione emesso dal giudice delle indagini preliminari è ricorribile per cassazione solo nei casi di nullità previsti dall'art. 127, comma 5, c.p.p., ovvero per inosservanza delle disposizioni di cui ai commi 1, 3 e 4 dello stesso articolo, relative all'avviso alle parti della data dell'udienza camerale, all'audizione del pubblico ministero e dei difensori, nonché al rinvio dell'udienza in caso di legittimo impedimento dell'imputato o del condannato. Non è ammissibile il ricorso per cassazione avverso il decreto o l'ordinanza di archiviazione per vizi di motivazione, travisamento dell'oggetto o omessa considerazione di circostanze di fatto già acquisite, in quanto tali censure attengono al merito della decisione e non a profili di nullità. Inoltre, il provvedimento di archiviazione non è idoneo a far stato e non comporta alcun pregiudizio per le ragioni della parte offesa, la quale può far valere le proprie pretese solo nella naturale sede civile. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto dalla parte offesa avverso il decreto di archiviazione, per ragioni attinenti alla supposta fondatezza dell'opposizione, deve essere dichiarato inammissibile.