Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42164 del 3 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:42164PEN

Massima

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Il reato di ricettazione, di cui all'art. 648 c.p., si prescrive nel termine massimo di dieci anni, a prescindere dall'applicazione dell'ipotesi attenuata prevista dal comma 2 della medesima disposizione, in quanto tale ipotesi non costituisce una autonoma fattispecie incriminatrice, ma una circostanza attenuante speciale. Ai fini della valutazione dell'elemento soggettivo del reato, i giudici di merito hanno il potere di apprezzare discrezionalmente gli elementi di fatto posti a fondamento della ritenuta sussistenza della consapevolezza e volontà dell'agente di acquistare o ricevere beni di provenienza illecita, senza che tale valutazione possa essere censurata in sede di legittimità, se adeguatamente motivata. La decisione di non riconoscere l'attenuante di cui all'art. 62, n. 4, c.p. è insindacabile in sede di legittimità, ove la relativa motivazione risulti immune da vizi logici o giuridici. La declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende, determinata in via equitativa sulla base dei principi affermati dalla Corte Costituzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alber - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. VI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 843/2007 CORTE APPELLO di FIRENZE, depositata il 10/07/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/09/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIOVANNI GALATI che ha concluso l'inammissibilita' del ricorso.

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