Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22455 del 27 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:22455PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato continuato si differenzia dall'associazione per delinquere per il carattere dell'accordo criminoso: nel concorso l'accordo è meramente occasionale e diretto alla commissione di uno o più reati, mentre nell'associazione l'accordo è diretto all'attuazione di un più vasto programma criminoso, per la commissione di una serie indeterminata di delitti, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti, anche indipendentemente dall'effettiva commissione dei singoli reati programmati. Pertanto, la partecipazione simultanea di un soggetto a più sodalizi criminosi non viene meno quando una delle due associazioni sia costituita con il consenso dell'altra e operi sotto il suo controllo oppure sia a questa legata da vincolo federativo, in quanto la diversità del fatto associativo sussiste anche in caso di un soggetto che faccia parte di un organismo criminoso che, oltre a operare in proprio, sia anche inserito in una "federazione" di analoghi organismi, avente sue proprie e distinte finalità. Inoltre, il dolo specifico richiesto per l'associazione di stampo mafioso si differenzia da quello del reato associativo semplice per la presenza del quid pluris costituito dall'intraneità ad una cosca di stampo 'ndranghetistico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. ARIOLLI G. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL 22/07/1975;
avverso l'ordinanza n. 817/2015 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 14/09/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI ARIOLLI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Fraticelli Mario, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), in sost. (OMISSIS), il quale insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 13/7/2015 il Giudice per le indagini preliminari del …

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