Il Comune non può sospendere in via generalizzata e indiscriminata i procedimenti autorizzativi relativi all'installazione di impianti di telecomunicazione, in quanto ciò configura un'illegittima limitazione all'esercizio di un servizio pubblico essenziale e di pubblica utilità, in contrasto con la normativa nazionale e comunitaria di settore. Il Comune può adottare solo regolamenti volti a minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, senza introdurre limitazioni generalizzate alla localizzazione di stazioni radio base. La sospensione generalizzata degli iter istruttori inerenti la sperimentazione e/o installazione della tecnologia "5G", disposta dal Comune di Gallipoli con la deliberazione di Giunta Comunale n. 122 del 20 maggio 2020, è pertanto illegittima per violazione della normativa statale e comunitaria che qualifica il servizio di telecomunicazioni come servizio pubblico essenziale e di pubblica utilità, nonché per eccesso di potere e difetto di istruttoria, in quanto adottata senza adeguata valutazione dell'interesse pubblico al servizio di telefonia mobile e senza il necessario bilanciamento con gli altri interessi pubblici coinvolti. Il Comune, nell'esercizio delle proprie competenze in materia di tutela dell'ambiente e di ordinato sviluppo del territorio, deve perseguire obiettivi di tutela della salute pubblica nel rispetto dei limiti e delle competenze stabiliti dalla legge, senza introdurre generalizzate preclusioni all'installazione di impianti di telecomunicazione.