Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 10957 del 15 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:10957PEN

Massima

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Il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p. non può essere utilizzato per dedurre una errata valutazione degli elementi probatori, né per denunciare errori di diritto non contemplati dalla norma, in quanto tali vizi devono essere fatti valere nelle forme e nei limiti delle impugnazioni ordinarie. Il giudice di legittimità, pertanto, dichiara inammissibile il ricorso straordinario proposto avverso la sentenza di condanna, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in quanto lo strumento del ricorso straordinario non può essere impropriamente adoperato per ottenere una completa revisione della decisione impugnata, lamentando una valutazione asseritamente scorretta delle statuizioni contenute nelle sentenze dei gradi di merito o l'erroneità di alcune determinazioni assunte in punto di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 613/2015 della Corte di Cassazione, Sezione Seconda del 11/03/2015;
udita in camera di consiglio la relazione del Consigliere Dott. ((omissis)).
RILEVATO IN FATTO
che il ricorrente ha proposto ricorso straordinario ex articolo 625-bis codice procedura penale avverso la sentenza indicata, impugnata perche' asseritamente fondata "sulla supposizione di circostanze la cui verita' storica, sulla b…

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